Grazie agli sforzi fatti in questi anni dalla Provincia di Fermo, che ha completato la ristrutturazione delle Officine Storiche del Montani con un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, ai Dirigenti e al Personale dell'ITI Montani e al lavoro di tutti i professionisti che hanno permesso di recuperare e valorizzare i materiali, le strumentazioni scientifiche e la storia dell'Istituto, il Museo dell'Innovazione e della Tecnica Industriale (MITI) è diventata una realtà.
Siamo consapevoli che aprire e far funzionare un museo, oggi come oggi, è una sfida a tutti gli effetti, per cui, ora, è indispensabile il coinvolgimento delle principali istituzioni pubbliche, produttive, culturali, professionali e finanziarie, sia del territorio che a livello nazionale, per garantire il successo e la sostenibilità di questo ambizioso progetto.
È frutto della volontà dei principali attori del territorio di recuperare e valorizzare una risorsa di inestimabile valore dal punto di vista storico, con grandi potenzialità dal punto di vista didattico e di attrazione turistica;
Per realizzare il MITI è stato necessario catalogare tutto l'enorme patrimonio di strumentazione scientifica e macchine utensili presente all'interno dell'ITI Montani di Fermo, al fine di selezionare gli oggetti più significativi e adatti allo spazio espositivo disponibile, e questa grande mole di lavoro è stata svolta con profonda dedizione e mirabile competenza dal comitato scientifico composto dai docenti della scuola;
il Montani e le sue Officine Storiche rappresentano un'eccellenza che travalica i confini territoriali e abbraccia la storia italiana e oltre: quella dello sviluppo tecnologico e industriale del XX secolo e quella di generazioni di tecnici e imprenditori, molti dei quali hanno riscosso successo sia in campo nazionale che internazionale.Il punto di forza è rappresentato dal concept innovativo del museo, che combina un canale duplice: storico - didattico da un lato, con il recupero degli spazi, delle macchine e degli strumenti delle officine storiche; interattivo - progettuale, dall'altro, con la multimedialità e il legame di senso tra creatività e formazione tecnica che accompagna tutto il percorso espositivo.
Questo approccio permette al MITI di agganciarsi alla rete dei più prestigiosi musei scientifici europei, nonché di prendere contatti diretti con alcuni, come il CNAM (Conservatoire Nationale des Arts et Métiers) di Parigi (da cui proveniva lo storico direttore del Montani, Langlois) e di candidarsi a divenire una meta del turismo industriale e di quello scolastico, con ovvie ricadute economiche positive per l'intero territorio.
il MITI nasce con l'idea di superare il format di museo in senso stretto per divenire un luogo, non solo di fruizione, ma anche di aggregazione di saperi e competenze intorno a progetti innovativi, mettendo a disposizione i propri spazi per la promozione delle eccellenze produttive, anche attraverso la possibilità di avere accesso ai fondi europei per finanziare le proprie attività.
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